Roberto Pruzzo

[oswald]

https://www.asroma.com/it/club/hall-of-fame/pruzzo

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"Un grande attaccante, potente e acrobatico, capace di gol bellissimi. Roba da scriverci un libro"

- Michel Platini


Iniziò a giocare praticamente da bambino, a tredici anni, nei tornei a sette organizzati dai Bar tra i paesi della provincia di Genova. Le varie squadrette facevano a gara per ingaggiare quel ragazzino che dava già del tu alla palla spedendola con impressionante regolarità in rete. A quindici anni Lino Bonilauri lo tessera per il settore giovanile del Genoa: Roberto cresce sotto la sua guida, passando più tardi sotto l’ala di un certo Luisito Suarez . A diciotto anni è già capitano del Genoa e su di lui si affollano le attenzioni di tutta le potenze calcistiche italiane. A lungo si dà per certo il suo passaggio alla Juventus. A maggio del 1978 è Enzo Tortora a chiedergli: “Da tempo ormai si racconta di un Pruzzo che a fine anno emigrerà per altre terre”. “Sarei sciocco e bugiardo se smentissi queste voci –rispose il futuro romanista – se così fosse spero d’andare in una squadra che lotta veramente per lo scudetto” .

Sembrò l’ennesima conferma del suo imminente passaggio in bianconero (la squadra torinese aveva, sin dal 1976, un’opzione per l’acquisto del centravanti) o tutt’al più al Milan, che si era mossa pesantemente per acquistarlo. Alla fine, invece, la spuntò la Roma di Anzalone, con un investimento senza precedenti per gli anni settanta giallorossi. L’ambientamento di Roberto nella capitale fu tutt’altro che facile, tanto che dopo sei mesi il numero 9 chiese di essere ceduto. Ai vertici del Club era però subentrato Dino Viola che però non aveva nessuna intenzione di privarsi del “Bomber” e che anzi rilanciò riportando nella capitale Bruno Conti, già fortemente legato a Pruzzo per aver vissuto con lui un’annata strepitosa nel Genoa e per aver diviso con il futuro campione del mondo anche l’esperienza del servizio militare. A questo punto tra il Pruzzo e Roma (città e squadra, stessa cosa), scoppia l’amore. Pruzzo diventa inarrestabile e la sua crescita coincide con enormi soddisfazioni di squadra (scudetto, quattro Coppe Italia e una finale di Coppa dei Campioni) ma anche personali: conquista tre titoli di capocannoniere del campionato di serie A, un’impresa che nella storia del calcio è riuscita solo a otto calciatori: Giuseppe Meazza, Aldo Boffi, Gunnar Nordahl (che ne ha vinti addirittura cinque), Gigi Riva, Paolo Pulici, Michel Platini, Giuseppe Signori e … Roberto Pruzzo. Nel 2012 quando viene nominato nella Hall of fame della Roma Pruzzo è ormai da anni uno dei calciatori più amati della storia romanista. E del resto lo stesso Roberto ha avuto modo di scrivere: “La sensazione che avevamo noi in campo era quella di essere amati. Oggi posso dire ancora che quella è stata la Roma più amata dai tifosi”.


“Ringrazio tutti per l’affetto e la stima. A volte non mi rendo conto di quanto la gente romanista abbia stima di me e di quanto questi tifosi mi abbiano amato. In fondo non ho fatto granché, tutta questa riconoscenza non so se me la merito…106 volte grazie a tutti!”.

- Roberto Pruzzo

[LoryAsr98]

Se evitasse di parlare (ma proprio in generale, non solo sulla Roma), la gente lo ricorderebbe con molto più piacere

[18-21]

36 anni dalla cinquina del Bomber all'Avellino.

"Pruzzo O'Rey...stavolta fanne sei!"

[Daniel Faraday]

36 anni dalla cinquina del Bomber all'Avellino.

"Pruzzo O'Rey...stavolta fanne sei!"

Rivista adesso. Era un rigorista pazzesco, li metteva sotto al 7

che giocatore cazzo

[Vaevictis]

Peccato che, dismessi gli scarpini, abbia cominciato ad aprire bocca.

[MatteoAsroma90]

Punta straordinaria, ingiustamente snobbato in nazionale come spesso capita ai giocatori della Roma. Per il resto carattere di merda.

[bibiroma]

Peccato che, dismessi gli scarpini, abbia cominciato ad aprire bocca.

Veramente insopportabile.

[Freedom]

Peccato che, dismessi gli scarpini, abbia cominciato ad aprire bocca.

Quoto

 

[Daniel Faraday]

invece a me piace anche con le parole
Ligure vero, tra ombre e spigoli, macaie e mugugni

intendiamoci, non è uno brillante, ma è uno che non vuole piacere e questo lo rende raro in un mondo di clown, provocatori di professione, di amoretti social, di nazifichissimi che si tatuano Dux sulle braccia ma stanno sempre a maniche lunghe per non offendere le massaie e non perdere lo stipendiuccio da impiegati, di pitecantropi convinti di essere gli intellettuali del calcio, ecc ecc

Grande bomber

[Vaevictis]

Grande bomber

Questo, pur professandosi Romanista, si è espresso sempre con edit nei confronti della Roma.

Che poi vabbè, se parliamo solo di cultura calcistica tra Pruzzo e Di Canio non c'è paragone. Come non c'è tra Pruzzo e un Adani.

[Renato Villalta]

uno che si fa dare uno stipendio da Ilario e in più passa i pomeriggi a edit la Roma insieme a Furio e Nandone Orsi o è un edit o ha qualcosa che non va...

[Vaevictis]

Ma infatti stendiamo un velo pietoso su questo personaggio.

[Daniel Faraday]

boh io tutto st'infangare da parte sua non lo vedo proprio... mi son perso qualcosa?

Del fatto che prenda i soldi da Ilazio, posto che Ilazio non mi risulta essere né Bokassa né Himmler, ognuno li prende da chi riesce, non tutti hanno la fortuna di poterselo scegliere o magari né hanno abbastanza da fare il cazzo che vuole.
(chi stava a Sky prendeva i soldi da Murdoch, chi ad Amazon, da Bezos - ecco io ad aprire i loro frigoriferi avrei paura...)

Io preferisco uno così che tutti quegli ex-calciatori ermenegildizegni che paiono usciti da una sartoria 5 min prima e fanno tutti i bellocci quando prima festeggiavano scudetti insultando i rivali o fingono imparzialità e poi esultano per un derby vinto... o gli ex juventini che fanno i professorini bacchettando a destra e a manca... o in genere quelli che danno alla gente quello che la gente vuole, che sono tanti.
Ecco il Bomber mi pare uno che fa un po' il cazzo che vuole e non vuole piacere a nessuno.
Diciamo anche che i liguri vanno conosciuti ecco.
Poi ripeto se mi son perso qualcosa non lo so.

[oswald]

Anche qui devo ricordarvi di non utilizzare termini o espressioni offensive.

[Vaevictis]

Neanche

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malafede

si può usare?