AS Roma Forum

walteradrian ha scritto:ma secondo voi a sta gente, quando fanno cappellate del genere se le incu... a lavoro?

walteradrian ha scritto:ma secondo voi a sta gente, quando fanno cappellate del genere se le incu... a lavoro?

totti1montella4 ha scritto:da Repubblica del 07 ottobre 2001 a firma di Gianni Mura

Il calcio balilla di marciano delego

Adesso sì, adesso so che bisogna avere fiducia, qualcosa da qualche parte succederà: 8 al "Messaggero". Venerdì in prima pagina annuncia un' intervista a Petrucci, con un bel titolo («Siamo poveri, belli e liberi») che è la fusione tra un film e uno shampoo. Il mio occhio, stanco ma non rassegnato, si sofferma sulle ultime righe. «E poi, tra una confessione e l' altra, Petrucci si concede confidenze sull' amore, sull' amicizia, sul sesso, sul potere». Caspita, mi fiondo a pagina 27: il presidente del Coni nonché commissario della Federcalcio (o viceversa) non solo parla, dichiara, ma va da una confessione all' altra e si concede confidenze. Mi accorgo presto, da un Nuziale, chiaramente al posto di Nizzola, che qualcosa non va. Ne ho conferma da una frase di Petrucci che suona così: «Sono convinto di aver fatto bene e di lasciare al presidente che verrà una serie di problemi risolti: passaporti, inondarono, AtlantePastose». Ne ho ulteriore conferma dal nome del nuovo, forse, presidente, indicato in Marciano Delego. Mi si accelera il battito cardiaco a questo passaggio: «E poi, mi creda, per fare il presidente della non bisogna essere Innestino». Arrivo a confessare che sfioro l' orgasmo mentale sulla domanda: «C' è ancora voglia di combattere davvero il dipingi?». Per evitare un brusco raffreddamento, ignoro la risposta («certo che c' è»). Grazie e stragrazie, come diceva Marilyn, al "Messaggero". <E' chiaro che lo stesso infortunio tecnico può capitare anche a "Repubblica", e magari con un pezzo mio, ma è meraviglioso che intanto sia capitato, da qualche parte. Quelli che mangiano pane e computer hanno già capito cosa è successo. Per gli altri, serve una spiegazione, che d' altra parte avevo cercato anch' io e che il "Messaggero" ha pubblicato il giorno seguente: un anonimo (sia benedetto) ha pigiato il tasto «correttore automatico». Il correttore automatico, ne avevo già parlato mesi fa, è una brutta bestia più ignorante di un bradipo. Certe cose, certi nomi gli risultano, certi altri no. Così, chiamato in causa, automaticamente li corregge trasformandoli in quelli più vicini come grafia che a lui risultano. Inondarono si deve leggere nandrolone. Atlante è Atalanta e pastose Pistoiese. Marciano Delego è Mariano Delogu. E poi (tenetevi) Innestino è Einstein. Perché non Ernestino, o Intestino? Boh. E dipingi, per completare il quadro, è doping. Si dà il caso che da un po' io stia combattendo una battaglia persa in partenza, (e per questo vale la pena di farla) contro l' invadenza delle macchine. Quando nei giornali esistevano signori spesso con le mezzemaniche e molto spesso sottopagati (si chiamavano correttori di bozze) tutto questo non accadeva.& Mi si potrà obiettare che l' errore è comunque umano, il dito che preme il tasto, e allora rispondo che se il tasto attiva un' entità ignorante, anzi ottusa, forse è il caso di premere meno tasti e ridare più posti (ancorché precari) di lavoro...

07 ottobre 2001

ChiamatoreMascherato ha scritto: perchè non hai mai visto il thesaurus di word
in una vecchia versione come sinonimo di "ansiosa" dava "ninfomane"

totti1montella4 ha scritto:da Repubblica del 07 ottobre 2001 a firma di Gianni Mura

Il calcio balilla di marciano delego

Adesso sì, adesso so che bisogna avere fiducia, qualcosa da qualche parte succederà: 8 al "Messaggero". Venerdì in prima pagina annuncia un' intervista a Petrucci, con un bel titolo («Siamo poveri, belli e liberi») che è la fusione tra un film e uno shampoo. Il mio occhio, stanco ma non rassegnato, si sofferma sulle ultime righe. «E poi, tra una confessione e l' altra, Petrucci si concede confidenze sull' amore, sull' amicizia, sul sesso, sul potere». Caspita, mi fiondo a pagina 27: il presidente del Coni nonché commissario della Federcalcio (o viceversa) non solo parla, dichiara, ma va da una confessione all' altra e si concede confidenze. Mi accorgo presto, da un Nuziale, chiaramente al posto di Nizzola, che qualcosa non va. Ne ho conferma da una frase di Petrucci che suona così: «Sono convinto di aver fatto bene e di lasciare al presidente che verrà una serie di problemi risolti: passaporti, inondarono, AtlantePastose». Ne ho ulteriore conferma dal nome del nuovo, forse, presidente, indicato in Marciano Delego. Mi si accelera il battito cardiaco a questo passaggio: «E poi, mi creda, per fare il presidente della non bisogna essere Innestino». Arrivo a confessare che sfioro l' orgasmo mentale sulla domanda: «C' è ancora voglia di combattere davvero il dipingi?». Per evitare un brusco raffreddamento, ignoro la risposta («certo che c' è»). Grazie e stragrazie, come diceva Marilyn, al "Messaggero". <E' chiaro che lo stesso infortunio tecnico può capitare anche a "Repubblica", e magari con un pezzo mio, ma è meraviglioso che intanto sia capitato, da qualche parte. Quelli che mangiano pane e computer hanno già capito cosa è successo. Per gli altri, serve una spiegazione, che d' altra parte avevo cercato anch' io e che il "Messaggero" ha pubblicato il giorno seguente: un anonimo (sia benedetto) ha pigiato il tasto «correttore automatico». Il correttore automatico, ne avevo già parlato mesi fa, è una brutta bestia più ignorante di un bradipo. Certe cose, certi nomi gli risultano, certi altri no. Così, chiamato in causa, automaticamente li corregge trasformandoli in quelli più vicini come grafia che a lui risultano. Inondarono si deve leggere nandrolone. Atlante è Atalanta e pastose Pistoiese. Marciano Delego è Mariano Delogu. E poi (tenetevi) Innestino è Einstein. Perché non Ernestino, o Intestino? Boh. E dipingi, per completare il quadro, è doping. Si dà il caso che da un po' io stia combattendo una battaglia persa in partenza, (e per questo vale la pena di farla) contro l' invadenza delle macchine. Quando nei giornali esistevano signori spesso con le mezzemaniche e molto spesso sottopagati (si chiamavano correttori di bozze) tutto questo non accadeva.& Mi si potrà obiettare che l' errore è comunque umano, il dito che preme il tasto, e allora rispondo che se il tasto attiva un' entità ignorante, anzi ottusa, forse è il caso di premere meno tasti e ridare più posti (ancorché precari) di lavoro...

07 ottobre 2001

paz ha scritto:
oggi queste castronerie le scrivono normalmente, non hanno bisogno di alcun correttore automatico