Come riorganizzerei il calcio italiano
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
ddr97 ha scritto:chi vorreste alla figc? io abodi
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
per me la cosa più importante è questa (sono 4 regole ma legate tra loro):
1) ABOLIZIONE REGOLA EXTRACOMUNITARI, se ne possono tesserare anche 100 se una squadra li vuole!!!
2) OBBLIGO per le squadre che partecipano alla COPPA ITALIA di schierare in campo ALMENO 5 giocatori ITALIANI* Under23 e ALMENO 10 tra campo e panchina**.
3) OBBLIGO per le squadre che partecipano alla SERIE A di schierare in campo ALMENO 3 giocatori ITALIANI* Under23 e ALMENO 10 tra campo e panchina**.
4) OBBLIGO per le squadre che partecipano alle SERIE B e SERIE C di schierare in campo ALMENO 5 giocatori ITALIANI* Under23 e ALMENO 12 tra campo e panchina***.
* = ITALIANI nel senso che possono giocare con la nazionale italiana, quindi non italo-brasiliani o italo-argentini che hanno scelto il Brasile o l'Argentina come nazionale ma hanno il passaporto italiano!
** = quindi ad esempio 5 in campo e 5 in panchina o anche 10 in campo e 0 in panchina.
*** = quindi ad esempio 5 in campo e 7 in panchina oppure 8 in campo e 4 in panchina.
1) ABOLIZIONE REGOLA EXTRACOMUNITARI, se ne possono tesserare anche 100 se una squadra li vuole!!!
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Re: R: Come riorganizzerei il calcio italiano
io nom godo ma le dimissioni di abete nom mi dispiacciono nemmeno un pò. é il peggio del peggio per me. il problema è che metteranno al suo posto un altro incapace frutto dello stesso sistema clientelare...neverajoy ha scritto:non sapete quanto godo, più che tifare contro l'italia speravo di vedere quello schifo di abete dimmettersi
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
La Roma da sola può migliorare molto, ma fino a un certo punto. Tutta la Serie A deve ritornare a crescere, ma la spartizione dei diritti TV deve essere meritocratica, cioè basata all'80% sui risultati sportivi della stagione precedente.principe68 ha scritto:boh
io penso solo alla Roma, a ciò che può fare e non fare
se Juve, Inter e Milan vanno in B mi va benissimo, a patto che ci vadano per situazioni serie
io penso all'Europa...
non dico che il secondo posto sia stato come uno scudetto, sarei un imbecille
ma sto godendo come un pazzo a tornare in Europa
Crescere da soli e/o in un sistema che non riconosce il merito come quello italiano alla lunga non basta. Prendere esempio dall'Inghilterra. Se crescono, per dire, solo Roma e Juve la Serie A non ritorna quella di una volta, e cioè il miglior campionato del mondo, ma diventa il campionato scozzese o portoghese. E i campioni non arrivano. Ergo in Europa quelle due squadre faranno un po' meglio di ora ma difficilmente vinceranno.
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
Vabè, tu ti metti pure a spiegarglielo. Lui provoca e basta, lo dice pure. Se dite bianco dice nero e viceversa. Non si accorge che commette lo stesso errore della sua nemesi, e cioè il massificato, il conformista a prescindere (che io detesto allo stesso modo, forse di più). Sia lui che il conformista non sono veri, non sono persone sincere. Prima individuano l'opinione dominante e poi creano artificialmente il loro punto di vista, lui adottando l'opinione opposta rispetto alla massa, il conformista accodandosi ad essa. Il processo logico è lo stesso, cambia solo l'ultimo passaggio. Lui e il bimbominchia che legge Moccia per me pari sono, anche se possono apparire così diversi. Una persona vera ragiona con la sua testa, non è nè un conformista nè un bastian contrario a prescindere, e si troverà quindi talvolta in contrasto tal'altra in accordo con i più.Luke Skywalker ha scritto: La Roma da sola può migliorare molto, ma fino a un certo punto. Tutta la Serie A deve ritornare a crescere, ma la spartizione dei diritti TV deve essere meritocratica, cioè basata all'80% sui risultati sportivi della stagione precedente.
Crescere da soli e/o in un sistema che non riconosce il merito come quello italiano alla lunga non basta. Prendere esempio dall'Inghilterra. Se crescono, per dire, solo Roma e Juve la Serie A non ritorna quella di una volta, e cioè il miglior campionato del mondo, ma diventa il campionato scozzese o portoghese. E i campioni non arrivano. Ergo in Europa quelle due squadre faranno un po' meglio di ora ma difficilmente vinceranno.
Guardacaso qui ha fatto, proponendo stronlate, due "provocazioni" di segno opposto. Prima, credendo che la gente volesse il male delle grandi, visto che è convinto che il "popolino" questo voglia, ha lasciato intendere che lui, al contrario, le volesse ai vertici. Quando ddr97 gli ha fatto notare che, invece, si voleva una crescita omogenea di tutto il movimento, grandi comprese, ha tirato fuori la callata di una Roma che "fa da sola" e ha detto che non gliene può fregar di meno delle strisciate, contraddicendo apertamente la "provocazione" precedente (metto le virgolette perchè chiamare quesi post provocazioni è un insulto). Che senso ha ascoltare le parole di uno così? Meno di zero. Scusate la lunghezza ma questi atteggiamenti mi danno sui nervi. Ora lui si inorgoglirà ancor di più, visto che vive di attenzioni altrui, ma deve sapere che è il contrario di quel che crede di essere. E prima se ne accorge meglio è. Per lui.
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
Due edizioni consecutive dei Mondiali in cui non superiamo neppure il girone. Spero che qualcuno si renda conto della situazione, il calcio italiano non è mai stato a un livello così basso di competitività.
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
Per me l'obbligo di schierare tot giocatori non ti aiuta in campo europeo. PErchè valorizzare i vivai richiede anni e anni di tempo. Io farei una costruzione di squadre B, che permettano di misurare gli elementi più validi della tua primavera e qualche riserva con le squadre vere e farli crescere, e magari tra qualche anno inserire gli obblighi delle regole che hai scritto te.433 ha scritto:per me la cosa più importante è questa (sono 4 regole ma legate tra loro):
1) ABOLIZIONE REGOLA EXTRACOMUNITARI, se ne possono tesserare anche 100 se una squadra li vuole!!!
2) OBBLIGO per le squadre che partecipano alla COPPA ITALIA di schierare in campo ALMENO 5 giocatori ITALIANI* Under23 e ALMENO 10 tra campo e panchina**.
3) OBBLIGO per le squadre che partecipano alla SERIE A di schierare in campo ALMENO 3 giocatori ITALIANI* Under23 e ALMENO 10 tra campo e panchina**.
4) OBBLIGO per le squadre che partecipano alle SERIE B e SERIE C di schierare in campo ALMENO 5 giocatori ITALIANI* Under23 e ALMENO 12 tra campo e panchina***.
* = ITALIANI nel senso che possono giocare con la nazionale italiana, quindi non italo-brasiliani o italo-argentini che hanno scelto il Brasile o l'Argentina come nazionale ma hanno il passaporto italiano!
** = quindi ad esempio 5 in campo e 5 in panchina o anche 10 in campo e 0 in panchina.
*** = quindi ad esempio 5 in campo e 7 in panchina oppure 8 in campo e 4 in panchina.
In quanto agli extracomunitari sono d'accordo. É una regola razzista e idiota (anche perchè se io volessi fare una squadra di 11 olandesi potrei tranquillamente, quindi non aiuta minimamente i vivai nazionali...)
Io farei una legge su stile inglese: limitare l'ingresso di extracomunitari subordinandoli alle presenze in nazionale (o un altro parametro), ma limitare il numero a due è stupido e ottuso.
«A Tor di Valle ci sono i nidi di uccello e si riproducono lucertole e rane. Noi staremo sempre dalla parte delle rane e delle lucertole». (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente)
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
erbob ha scritto: Per me l'obbligo di schierare tot giocatori non ti aiuta in campo europeo. PErchè valorizzare i vivai richiede anni e anni di tempo. Io farei una costruzione di squadre B, che permettano di misurare gli elementi più validi della tua primavera e qualche riserva con le squadre vere e farli crescere, e magari tra qualche anno inserire gli obblighi delle regole che hai scritto te.
In quanto agli extracomunitari sono d'accordo. É una regola razzista e idiota (anche perchè se io volessi fare una squadra di 11 olandesi potrei tranquillamente, quindi non aiuta minimamente i vivai nazionali...)
Io farei una legge su stile inglese: limitare l'ingresso di extracomunitari subordinandoli alle presenze in nazionale (o un altro parametro), ma limitare il numero a due è stupido e ottuso.
Ma in campo europeo puoi far giocare chi ti pare.
Le squadre B vanno bene ma poi se in serie A fai giocare sempre e solo gli stranieri mentre i giovani che tiri fuori dalle squadre B poi li fai marcire in panchina poi chi ci va in nazionale a fare i Mondiali?
La legge inglese è un pò una cazzata secondo me, il problema è che gli inglesi - essendo inglesi - non prendono in considerazione 3 cose:
1) che un giocatore può non giocare in nazionale perchè magari c'è qualche "raccomandato" - esempio: Destro e/o Florenzi
2) che un giocatore può non giocare in nazionale perchè magari ha litigato con l'allenatore o perchè l'allenatore non lo "vede" - esempio: Panucci, Destro e/o Florenzi
3) che un giocatore può non giocare in nazionale perchè magari nel suo ruolo ce ne sono 6 migliori (che però giocano in altre nazioni) - esempio: Nainggolan e/o Florenzi
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
nel mondo anglosassone contano i fatti e non i "perche' magari", e' la loro cultura
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
Però è automatico che con le squadre B molti più giovani avranno acquisito una certa esperienza ad un'età relativamente bassa, e quindi sarà già così più facile che poi vengano utilizzati in A. Dobbiamo puntare a un sistema in cui escano fuori giocatori giovani forti, per far giocare i quali non c'è bisogno di imporre obblighi.
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
In campo Europeo farò giocare chi mi pare, ma mica posso acquistare il giocatore X non italiano, farlo marcire in panca o in tribuna perchè ho questa limitazione e poi schirarlo in Europa...433 ha scritto:
Ma in campo europeo puoi far giocare chi ti pare.
Le squadre B vanno bene ma poi se in serie A fai giocare sempre e solo gli stranieri mentre i giovani che tiri fuori dalle squadre B poi li fai marcire in panchina poi chi ci va in nazionale a fare i Mondiali?
La legge inglese è un pò una ca**ata secondo me, il problema è che gli inglesi - essendo inglesi - non prendono in considerazione 3 cose:
1) che un giocatore può non giocare in nazionale perchè magari c'è qualche "raccomandato" - esempio: Destro e/o Florenzi
2) che un giocatore può non giocare in nazionale perchè magari ha litigato con l'allenatore o perchè l'allenatore non lo "vede" - esempio: Panucci, Destro e/o Florenzi
3) che un giocatore può non giocare in nazionale perchè magari nel suo ruolo ce ne sono 6 migliori (che però giocano in altre nazioni) - esempio: Nainggolan e/o Florenzi
Da qui la cosa delle squadre B.
Rifondazione totale dei vivai nazionali, una parte dei diritti Tv la metterei come fondo per fare da bonus alle squadre che tirano fuori talenti e li valorizzano. (esempio: hai portato Florenzi in squadra A con tot presenze? 100.000 euro di bonus)
Istituire subito squadre B per le big che ne facciano richiesta e metterle in serie B o C, invece di fare gli inutili campionati primavera.
Una volta, nell'arco di qualche anno, che hai rivalutato pesantemente il movimento nazionale, allora puoi iniziare a mettere dei paletti (che io comunque vedo come una cosa retrograda)
Sugli extracomunitari il discorso non era copiamo la legge inglese quanto piuttosto...più che eliminare la legge in toto, non limiterei il num di extracomunitari ma metterei dei paletti...loro usano questa cosa delle presenze in nazionale, noi inventiamoci qualcosa.
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
faro ha scritto:nel mondo anglosassone contano i fatti e non i "perche' magari", e' la loro cultura
infatti ho detto "perchè sono inglesi".
cioè gli inglesi sono fatti così (come dici giustamente tu), ma purtroppo il resto del mondo non è così, e comunque il mio 3° punto (es.: Nainggolan) credo dimostri come il loro criterio abbia una falla... cioè ad esempio un giocatore della Costa Rica può ottenere più facilmente il permesso perchè è titolare in nazionale mentre uno del Brasile o dell'Argentina (o il Nainggolan di turno) rischia di non ottenere il permesso perchè davanti c'ha altri giocatori più forti... ma non è detto che sia più forte quello della Costa Rica perchè va in nazionale dell'altro che non ci va!
no?
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
Luke Skywalker ha scritto:Però è automatico che con le squadre B molti più giovani avranno acquisito una certa esperienza ad un'età relativamente bassa, e quindi sarà già così più facile che poi vengano utilizzati in A. Dobbiamo puntare a un sistema in cui escano fuori giocatori giovani forti, per far giocare i quali non c'è bisogno di imporre obblighi.
è più facile ma non è detto che poi giocano...
cioè in teoria una squadra B potrebbe servire per "costruire" le "panchine" di juve, Roma, napoli, inter e milan... ma se poi certi giocatori fanno solo la panchina poi vanno in nazionale e fanno quello che ha fatto marchisio oggi
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
erbob ha scritto: In campo Europeo farò giocare chi mi pare, ma mica posso acquistare il giocatore X non italiano, farlo marcire in panca o in tribuna perchè ho questa limitazione e poi schirarlo in Europa...
bhè si può fare turn over.
non è che se devi far giocare per forza X italiani devono giocare sempre quelli.
per questo ho proposto 3 o 5 in campo e 10 o 12 tra campo e panchina.
sul resto sono più o meno d'accordo con te, quella sugli inglesi era solo un parere sul loro metodo
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Re: Come riorganizzerei il calcio italiano
Sì ma far giocare uno anche se è un sega non migliorerà la situazione, anzi. Io sono contro le quote. Noi dobbiamo, con le squadre B, e con investimenti nei settori giovanili, tornare a sfornare giovani stelle che si impongono da sole. Come in Spagna. Totti e Nesta, per dire, che giocavano in una Serie A competitiva al massimo, non hanno avuto bisogno di quote per essere presi in considerazione. Dobbiamo tornare a produrre quei giocatori lì, e non è impossibile visto che il bacino da cui attingere in Italia è amplissimo, se si lavora bene ci sono i margini per il ricambio continuo ad alti livelli.
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