Ladri in casa

[darracq]

col cuxo degli altri.....
Mi schiero per la violenza, perché sono onesto.


Credo di non poter riuscire a frenare la mia ira se vedessi qualcuno rigarmi l'auto o bucarmi le gomme, figuriamoci a trovarmi un estraneo dentro casa, intento a rubarmi ricordi, o cose che mi sono comprato svegliandomi alle 6:30 di mattina.


Non scherziamo.

[sessantotto]

a mio avviso è una violenza più grande della violenza fisica

premettendo che in epoche storiche come questa tenere gioielli in casa non è la cosa più saggia

[jimmy]

A me a Roma hanno rubato in casa nel 1999 eh? E a Parma nel 1983...

Direi che non e' cambiato molto negli anni, altro che "ormai".

Hanno rubato con te dentro casa?

Io mi riferivo alla modalità del furto. Prima non entravano se c'era qualcuno dentro, tranne nei casi in cui ti aspettavano in garage per farsi aprire.

[fiume]

Grazie a tutti.

Più che altro avevo scritto per sapere se avevate informazioni di chi fossero questo tipo di ladri, come girano armati, se si muovono da soli o a coppie.

La perdita delle cose in sè non è importantissima, è più il rischio di beccarli (soprattutto se uno è anziano, a parte eventuali violenze, si rischiano malori brutti).
E poi mi sa che per parecchio ti viene la paura di trovarteli in casa o fuori.

Inizialmente anch'io ho pensato che conoscessero troppo: da dove entrare, da dove uscire, la casa. Ma anche così hanno preso un sacco di rischi, quindi potrebbero essere tranquillamente andati a caso.

Stanotte ho pensato ad un'altra cosa: potrebbero essere entrati di giorno (dai miei è spesso aperto, mio padre esce, mia madre va a stendere i panni, ecc.) ed essersi nascosti (sotto i letti, per esempio) per uscire di notte. Poi hanno avuto una occasione prima, e l'hanno sfruttata.

[faro]

mi dispiace, fiume, immagino il senso di insicurezza dei tuoi

[jimmy]

Grazie a tutti.

Più che altro avevo scritto per sapere se avevate informazioni di chi fossero questo tipo di ladri, come girano armati, se si muovono da soli o a coppie.

La perdita delle cose in sè non è importantissima, è più il rischio di beccarli (soprattutto se uno è anziano, a parte eventuali violenze, si rischiano malori brutti).
E poi mi sa che per parecchio ti viene la paura di trovarteli in casa o fuori.

Inizialmente anch'io ho pensato che conoscessero troppo: da dove entrare, da dove uscire, la casa. Ma anche così hanno preso un sacco di rischi, quindi potrebbero essere tranquillamente andati a caso.

Stanotte ho pensato ad un'altra cosa: potrebbero essere entrati di giorno (dai miei è spesso aperto, mio padre esce, mia madre va a stendere i panni, ecc.) ed essersi nascosti (sotto i letti, per esempio) per uscire di notte. Poi hanno avuto una occasione prima, e l'hanno sfruttata.

Controlla le finestre: di solito ne forzano una.

[joe]

Tu forse non hai subito il trauma di un furto in casa, ti senti violato nell'intimo.
Quando ero bambino durante le vacanze entrarono i ladri, fummo saccheggiati di ogni nostro avere, il lavoro venne portato a compimento dagli zingari che fecero sciacallaggio su quanto rimasto in casa.
Portarono via anche la biancheria.
Vedere i tuoi genitori distrutti, in preda alla disperazione per aver perso tutto, sentirsi vuoti e insicuri tra le mura domestiche quali sentimenti credi che possa scatenare?
Anche io sono d'accordo che la violenza sia inutile, ma questo è un aspetto che riguarda l'istituzioneche deve rimediare in qualche modo al torto e non la vittima alla quale non rimane che l'odio.
Le persone e le istituzioni sono cose diverse, non sono io, vittima, a dover valutare l'entità del danno.

Ho gia' detto, mi hanno rubato in casa due volte, la seconda volta ero a Roma e ho perso mesi di lavoro di tesi... immaginati quanto ero disperato ed incazzato.

Certo a me hanno rubato solo qualcosa (un orologio, la TV e il computer, la seconda volta - della prima ricordo appunto solo le bestemmie dei miei ma i miei giocattoli erano intonsi).

Immagino e capisco quanto sia duro vedersi saccheggiati di tutto.

Nonostante questo tu, adesso a freddo, dichiareresti che vorresti ammazzare i ladri con le tue mani se li becchi sul fatto? Io no. Per me e' un principio etico, al di la' del rapporto individuo/istituzioni. Al di la' del fatto pratico che mi aspetto che un criminale sia mediamente piu' capace di me di esercitare violenza.

D'accordo su tutto il resto.

[ilmauro]

Boh per me state fuori.

Ripeto, il ladro d'appartamento ha tutta la mia antipatia, a differenza di chi rapina le banche colpisce qualcuno che e' "debole".

E' una brutta cosa, ti senti violato e tutto, ma finche' non c'e' violenza da parte del ladro non capisco sti istinti forcaioli, mi spiace.

E non sto parlando di non difendersi: chiedere al genio che ha pensato di sfilarmi il portafogli (vuoto peraltro) di tasca a Bruxelles due settimane fa.

Pero' manco trasformarsi in tanti piccoli Borghezio.

boh, starò fuori.. ma lo ammazzerei senza farmi tanti problemi

[fiume]

Prima del problema se ammazzarli o no, c'è il problema se loro possono ammazzarti o no.

A loro non conviene fare danni fisici, perchè con un semplice furto la polizia non ci si mette nemmeno ad indagare e vanno tranquilli. Se ci sono in mezzo i morti indagano, e spesso trovano anche i colpevoli.

Però se si trovano davanti un uomo invece che degli anziani? Scappano? Tirano fuori un coltello? Una pistola?

[joe]

[underline]Prima del problema se ammazzarli o no, c'è il problema se loro possono ammazzarti o no.[/underline]

A loro non conviene fare danni fisici, perchè con un semplice furto la polizia non ci si mette nemmeno ad indagare e vanno tranquilli. Se ci sono in mezzo i morti indagano, e spesso trovano anche i colpevoli.

Però se si trovano davanti un uomo invece che degli anziani? Scappano? Tirano fuori un coltello? Una pistola?

Era l'altro punto che stavo cercando di sottolineare.

Quanto a cosa succede se si trovano davanti un uomo... a seconda di quanti e come sono possono o scappare o le cose si mettono male e il problema diventa non farsi ammazzare.

[fiume]

L'istinto sarebbe tirare fuori una spranga (e nel dubbio me ne sono procurato una specie), però razionalmente la cosa migliore è scansarsi: non è che ci puoi fare una scazzottata normale: finisce male male per te o per loro.
E il paradosso è che finisce male per te anche se finisce male per loro, perchè è possibile che la sconti a livello penale.

[porcaccia]

Ho gia' detto, mi hanno rubato in casa due volte, la seconda volta ero a Roma e ho perso mesi di lavoro di tesi... immaginati quanto ero disperato ed incazzato.

Certo a me hanno rubato solo qualcosa (un orologio, la TV e il computer, la seconda volta - della prima ricordo appunto solo le bestemmie dei miei ma i miei giocattoli erano intonsi).

Immagino e capisco quanto sia duro vedersi saccheggiati di tutto.

Nonostante questo tu, adesso a freddo, dichiareresti che vorresti ammazzare i ladri con le tue mani se li becchi sul fatto? Io no. Per me e' un principio etico, al di la' del rapporto individuo/istituzioni. Al di la' del fatto pratico che mi aspetto che un criminale sia mediamente piu' capace di me di esercitare violenza.

D'accordo su tutto il resto.

L'istinto ti porterebbe a scagliarti con tutta la violenza possibile contro di loro, sul momento non ti metteresti a pensare che si tratta di uno un reato minore e di poca importanza, faresti di tutto per difendere il tuo "pomerio".
I principi etici si fanno benedire quando "ti offendono" nel tuo intimo. Il furto tra poveri è una delle cose più spregevoli che esistano. Chi deve giudicare da fuori è giusto che non si faccia trasportare dall'emotivitá, ma non si può pretendere la stessa reazione da chi sta subendo, io ti parlo di reazione a caldo.
Qualche anno fa fui vittima di un tentativo di furto, avevo appena acquistato un telefonino facendo grossi sacrifici per risparmiare quei soldi, un gruppetto di zingari mi intimó di consegnarlo, ho distrutto il ginocchio del più grosso con un calcio e sono scappato, le urla si sentivano da lontano, pentito? No.
In quel momento mi stavo difendendo.
La premeditazione e la reazione sono due cose diverse, esiste un limite anche nella reazione, non mi butto sull'eventuale ladro fino ad ammazzarlo ma se posso ti faccio male fino alla neutralizzazione della minaccia.
Questa non è giungla e non si tratta nemmeno di un fatto culturale, è l'umanità.
C'è chi reagisce impietrendosi fino al non riuscire a muovere un muscolo, io non sono così.

[pepatadicozze]

L'istinto sarebbe tirare fuori una spranga (e nel dubbio me ne sono procurato una specie), però razionalmente la cosa migliore è scansarsi: non è che ci puoi fare una scazzottata normale: finisce male male per te o per loro.
E il paradosso è che finisce male per te anche se finisce male per loro, perchè è possibile che la sconti a livello penale.

e non solo perchè poi aspettati anche la vendetta fisica su di te o i tuoi parenti, chi dice che ammazzerebbe e quant'altro deve valutare anche questo grosso rischio, la vendetta dei famigliari di sti tipi.

[joe]

L'istinto ti porterebbe a scagliarti con tutta la violenza possibile contro di loro, sul momento non ti metteresti a pensare che si tratta di uno un reato minore e di poca importanza, faresti di tutto per difendere il tuo "pomerio".
I principi etici si fanno benedire quando "ti offendono" nel tuo intimo.[underline]Il furto tra poveri è una delle cose più spregevoli che esistano[/underline]. Chi deve giudicare da fuori è giusto che non si faccia trasportare dall'emotivitá, ma non si può pretendere la stessa reazione da chi sta subendo, io ti parlo di reazione a caldo.
Qualche anno fa fui vittima di un tentativo di furto, avevo appena acquistato un telefonino facendo grossi sacrifici per risparmiare quei soldi, un gruppetto di zingari mi intimó di consegnarlo, ho distrutto il ginocchio del più grosso con un calcio e sono scappato, le urla si sentivano da lontano, pentito? No.
In quel momento mi stavo difendendo.
La premeditazione e la reazione sono due cose diverse, esiste un limite anche nella reazione, non mi butto sull'eventuale ladro fino ad ammazzarlo ma se posso ti faccio male fino alla neutralizzazione della minaccia.
Questa non è giungla e non si tratta nemmeno di un fatto culturale, è l'umanità.
C'è chi reagisce impietrendosi fino al non riuscire a muovere un muscolo, io non sono così.

Spe', avevo chiarito che e' il dichiarare a freddo 'li ammazzerei se mi entrano in casa' come se fosse na cosa di cui essere fieri che mi lascia basito.

Il tuo discorso, mi pare di capire, e' "se me li trovo davanti gli salto addosso" (che capisco, anche se penso che sia "razionalmente" pericoloso ).

Altra cosa e' sentirsi razionalmente legittimati, qui in un forum mentre non hai qualcuno che ti minaccia, a pensare che ammazzare qualcuno che ti deruba vada bene.

Il passaggio che ho evidenziato, poi, andrebbe scolpito nel marmo.

[oswald]

mi dispiace, fiume, immagino il senso di insicurezza dei tuoi