Giallo, Rosso e Verdone
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Re: Giallo Rosso e Verdone
AleCris87 ha scritto:in anteprima per voi: il jingle della trasmissione
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Re: Giallo Rosso e Verdone
il problema di Moretti che è un regista mediocre dal punto di vista tecnico ('sta camera che non si muove mai), che recita male, ma che ha scritto cose intelligenti...postromantico ha scritto:non capisco questo ostracismo verso Moretti..
sopratutto il non aver visto neanche un film..
credo che "Ecce Bombo" sia un film che debbano vedere tutti...
Alcuni dei primi film avevano certamente degli spunti interessanti, battute sagaci, hanno raccontato una generazione e un po' del paese (con un velo di snobismo se pensiamo a "ve meritate i film d'Alberto Sordi"), con lucida freddezza (se pensiamo a "Palombella Rossa"). Diciamo che fino a Caro Diaro, personalmente, nonostante un po' di antipatia nei suoi confronti, ci sono delle cose che apprezzo moltissimo. Dopo (tranne qualche battuta di Caro Diario 2, ehm Aprile) lo trovo davvero pessimo (o un po' paraculo, come ne "La stanza del figlio") per il mio modo di intendere il cinema. Il suo lavoro migliore? Decisamente Bianca...
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Re: Giallo Rosso e Verdone
di fatto lo stronchi.il_noumeno ha scritto: il problema di Moretti che è un regista mediocre dal punto di vista tecnico ('sta camera che non si muove mai), che recita male, ma che ha scritto cose intelligenti...
Alcuni dei primi film avevano certamente degli spunti interessanti, battute sagaci, hanno raccontato una generazione e un po' del paese (con un velo di snobismo se pensiamo a "ve meritate i film d'Alberto Sordi"), con lucida freddezza (se pensiamo a "Palombella Rossa"). Diciamo che fino a Caro Diaro, personalmente, nonostante un po' di antipatia nei suoi confronti, ci sono delle cose che apprezzo moltissimo. Dopo (tranne qualche battuta di Caro Diario 2, ehm Aprile) lo trovo davvero pessimo (o un po' paraculo, come ne "La stanza del figlio") per il mio modo di intendere il cinema. Il suo lavoro migliore? Decisamente Bianca...
Sai, Moretti è una malattia: non posso commentare le sue capacità tecniche che non sono capace, voglio solo dire che racconta la realtà italiana e le sue contraddizioni nel modo più amaro possibile; non è uno che risparmia critiche a destra e a manca, neanche a se stesso come nella memorabile scena del rigore finale in Palombella rossa.
Sicuramente si compiace e vuole fare un cinema di elite anche se non ne ha lo spessore e cade nella parodia... ma insomma ha fatto cinema, pochi altri lo fanno in Italia.
In ordine preferisco Bianca, Palombella rossa e Caro Diario.
I refrain che ogni tanto mi cito in testa sono, ovviamente:
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marca Budavari, marca Budavari
Mi si nota di più se vengo e mi metto da una parte oppure se non vengo per niente
Faccio cose, vedo gente, conosco persone...
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Re: Giallo Rosso e Verdone
Non l'ho stroncato...
Stronco l'ultimo Moretti e stronco il fatto di essere stato tra coloro che hanno introdotto nel cinema italiano lo "scritto, diretto, interpretato e prodotto da..."
Preferivo quando c'era Zavattini che scriveva, Risi a dirigere, Mastroianni a recitare, credo che la qualità complessiva ne giovasse.
Peraltro questo discorso si sposa pure con Verdone, per tornare in topic...
Stronco l'ultimo Moretti e stronco il fatto di essere stato tra coloro che hanno introdotto nel cinema italiano lo "scritto, diretto, interpretato e prodotto da..."
Preferivo quando c'era Zavattini che scriveva, Risi a dirigere, Mastroianni a recitare, credo che la qualità complessiva ne giovasse.
Peraltro questo discorso si sposa pure con Verdone, per tornare in topic...
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Re: Giallo Rosso e Verdone
e pure te c'hai ragione....il_noumeno ha scritto:Non l'ho stroncato...
Stronco l'ultimo Moretti e stronco il fatto di essere stato tra coloro che hanno introdotto nel cinema italiano lo "scritto, diretto, interpretato e prodotto da..."
Preferivo quando c'era Zavattini che scriveva, Risi a dirigere, Mastroianni a recitare, credo che la qualità complessiva ne giovasse.
Peraltro questo discorso si spsa pure con Verdone, per tornare in topic...
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Re: Giallo Rosso e Verdone
Insomma magari stroncato no, ma ci sei andato pesante.il_noumeno ha scritto:Non l'ho stroncato...
Stronco l'ultimo Moretti e stronco il fatto di essere stato tra coloro che hanno introdotto nel cinema italiano lo "scritto, diretto, interpretato e prodotto da..."
Preferivo quando c'era Zavattini che scriveva, Risi a dirigere, Mastroianni a recitare, credo che la qualità complessiva ne giovasse.
Peraltro questo discorso si spsa pure con Verdone, per tornare in topic...
Verdone ha sempre galleggiato sulla parodia....addirittura mi piace di piu quello di manuale d'amore che di un sacco bello...per quanto ne conosca a memoria molti brani.
Li c'era un cert Mario Brega che non era un caratterista.
Vediti su youtube Mario Brega e Gordon scott ricorda qualcosa...
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Re: Giallo Rosso e Verdone
Colgo l'occasione per dirvi che durante "Giallo, Rosso e Verdone", daremo molto spazio anche a questo topic, per le vostre domande, aneddoti e ovviamente citazioni. Vi ricordo poi la pagina fan su facebook "Giallo, Rosso e Verdone (Retesport 105.6)"
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Re: Giallo Rosso e Verdone
pisodinosauro ha scritto: Insomma magari stroncato no, ma ci sei andato pesante.
Verdone ha sempre galleggiato sulla parodia....addirittura mi piace di piu quello di manuale d'amore che di un sacco bello...per quanto ne conosca a memoria molti brani.
Li c'era un cert Mario Brega che non era un caratterista.
Vediti su youtube Mario Brega e Gordon scott ricorda qualcosa...
Piso non sono d'accordo, Verdone sempre sulla parodia in che senso? Credo che sia stato molto bravo a rappresentare in chiave "Malincomica", le varie sfaccettature dei personaggi degli anni '80 e '90.
Forse un po' troppo caricaturale ma non troppo, prendo ad esempio Ivano di "Viaggi di Nozze", aveva anticipato di qualche anno il boom dei cellulari, la solitudine dei giovani e l'incomunicabilità della coppia, il finale dell'episodio infatti è molto amaro.
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Re: Giallo Rosso e Verdone
AleCris87 ha scritto:
Piso non sono d'accordo, Verdone sempre sulla parodia in che senso? Credo che sia stato molto bravo a rappresentare in chiave "Malincomica", le varie sfaccettature dei personaggi degli anni '80 e '90.
Forse un po' troppo caricaturale ma non troppo, prendo ad esempio Ivano di "Viaggi di Nozze", aveva anticipato di qualche anno il boom dei cellulari, la solitudine dei giovani e l'incomunicabilità della coppia, il finale dell'episodio infatti è molto amaro.
era raniero quello alessà
“Giallorossi si diventa,
perché essere Romanisti significa avere tutto e tutti contro
perché ciò non ti affligge ma ti esalta…
perché la scelta implica il coraggio…
perché io malgrado tutto resterò sempre un cuore da Ultras”
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Giallo Rosso e Verdone
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Re: Giallo Rosso e Verdone
[spoiler]i[/spoiler]
È un buon regista? Tecnicamente molto limitato, direi quindi di no, anche tralasciano il rapporto con chi viene diretto...
È un buon attore? Certamente no
È un buon autore? Certamente sì
Ha fatto cose interessanti? Sì, ma per me si fermano a Caro Diario...
Mi sono piaciuti i suoi film? Alcuni, Bianca su tutti (film certamente di grande livello), Ecce Bombo, La messa è finita, e Io sono un autarchico in parte, Caro Diario specie nel primo episodio, Palombella Rossa nonostante sia eccessivamente allegorico, Aprile ha certamente alcuni spunti divertenti su cose che divertenti non sono. Non amo l'ultimo Moretti. Da "La stanza del figlio" (un plagio peraltro) in poi, anche la vena autoriale, a mio modo di vedere, s'è esaurita. Il monologo finale de Il Caimano avrebbe poi dovuto indurlo a non presentarsi più davanti alla macchina da presa per manifesta incapacità espressiva.
Su Verdone. Certamente ha fatto dei film divertenti, anche se, forse, anche io in assoluto ho preferito quando ha raccontato delle storie, piuttosto che degli archetipici (mi viene in mente "Maledetto il giorno che t'ho incontrato" e "Compagni di scuola" più che "Manuale d'amore" che, se non ricordo male è di Giovanni Veronesi).
Non ho affatto apprezzato il tentativo di "Viaggi di nozze" e di "Grande, Grosso e Verdone" di traslare i personaggi storici del suo repertorio negli anni novanta, prima, e nel nuovo secolo, dopo. E mi permetto di dissentire con Cristofori che essendo dell'87, forse, non può ricordare che, nel 1995, il cellulare era lo status quo dei nuovi ricchi, per cui veniva esibito appena possibile da un certo tipo di personaggi, ergo non credo che Verdone abbia anticipato nulla, ma raccontato una realtà già esistente. L'incomunicabilità della coppia e la difficile socialità dei giovani erano temi già ampiamente sviscerati e dibattuti fin dai tempi di Ecce Bombo, per tornare a Moretti, e anche prima. Quella pellicola fu un'operazione prettamente commerciale e anche la spia di una certa difficoltà a rinnovarsi.
I film di quel periodo che a mio modo di vedere hanno raccontato meglio l'Italia nell'esempio della tradizione della Commedia all'Italiana li ha firmari Virzì: "Ferie d'agosto" e "Ovosodo".
Chiudo con un pensiero su Mario Brega. È stato prima un caratterista, poi un attore a 360º. Detto questo, un'altra cosa che manca oggi al nostro cinema, oltre gli sceneggiatori, sono proprio i caratteristi...
Quando stronco o ci vado pesante su qualcuno non ne riconosco qualità...pisodinosauro ha scritto: Insomma magari stroncato no, ma ci sei andato pesante.
Verdone ha sempre galleggiato sulla parodia....addirittura mi piace di piu quello di manuale d'amore che di un sacco bello...per quanto ne conosca a memoria molti brani.
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È un buon attore? Certamente no
È un buon autore? Certamente sì
Ha fatto cose interessanti? Sì, ma per me si fermano a Caro Diario...
Mi sono piaciuti i suoi film? Alcuni, Bianca su tutti (film certamente di grande livello), Ecce Bombo, La messa è finita, e Io sono un autarchico in parte, Caro Diario specie nel primo episodio, Palombella Rossa nonostante sia eccessivamente allegorico, Aprile ha certamente alcuni spunti divertenti su cose che divertenti non sono. Non amo l'ultimo Moretti. Da "La stanza del figlio" (un plagio peraltro) in poi, anche la vena autoriale, a mio modo di vedere, s'è esaurita. Il monologo finale de Il Caimano avrebbe poi dovuto indurlo a non presentarsi più davanti alla macchina da presa per manifesta incapacità espressiva.
Su Verdone. Certamente ha fatto dei film divertenti, anche se, forse, anche io in assoluto ho preferito quando ha raccontato delle storie, piuttosto che degli archetipici (mi viene in mente "Maledetto il giorno che t'ho incontrato" e "Compagni di scuola" più che "Manuale d'amore" che, se non ricordo male è di Giovanni Veronesi).
Non ho affatto apprezzato il tentativo di "Viaggi di nozze" e di "Grande, Grosso e Verdone" di traslare i personaggi storici del suo repertorio negli anni novanta, prima, e nel nuovo secolo, dopo. E mi permetto di dissentire con Cristofori che essendo dell'87, forse, non può ricordare che, nel 1995, il cellulare era lo status quo dei nuovi ricchi, per cui veniva esibito appena possibile da un certo tipo di personaggi, ergo non credo che Verdone abbia anticipato nulla, ma raccontato una realtà già esistente. L'incomunicabilità della coppia e la difficile socialità dei giovani erano temi già ampiamente sviscerati e dibattuti fin dai tempi di Ecce Bombo, per tornare a Moretti, e anche prima. Quella pellicola fu un'operazione prettamente commerciale e anche la spia di una certa difficoltà a rinnovarsi.
I film di quel periodo che a mio modo di vedere hanno raccontato meglio l'Italia nell'esempio della tradizione della Commedia all'Italiana li ha firmari Virzì: "Ferie d'agosto" e "Ovosodo".
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Re: Giallo Rosso e Verdone
il_noumeno ha scritto: Quando stronco o ci vado pesante su qualcuno non ne riconosco qualità...
È un buon regista? Tecnicamente molto limitato, direi quindi di no, anche tralasciano il rapporto con chi viene diretto...
È un buon attore? Certamente no
È un buon autore? Certamente sì
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Non ho affatto apprezzato il tentativo di "Viaggi di nozze" e di "Grande, Grosso e Verdone" di traslare i personaggi storici del suo repertorio negli anni novanta, prima, e nel nuovo secolo, dopo. E mi permetto di dissentire con Cristofori che essendo dell'87, forse, non può ricordare che, nel 1995, il cellulare era lo status quo dei nuovi ricchi, per cui veniva esibito appena possibile da un certo tipo di personaggi, ergo non credo che Verdone abbia anticipato nulla, ma raccontato una realtà già esistente. L'incomunicabilità della coppia e la difficile socialità dei giovani erano temi già ampiamente sviscerati e dibattuti fin dai tempi di Ecce Bombo, per tornare a Moretti, e anche prima. Quella pellicola fu un'operazione prettamente commerciale e anche la spia di una certa difficoltà a rinnovarsi.
I film di quel periodo che a mio modo di vedere hanno raccontato meglio l'Italia nell'esempio della tradizione della Commedia all'Italiana li ha firmari Virzì: "Ferie d'agosto" e "Ovosodo".
Chiudo con un pensiero su Mario Brega. È stato prima un caratterista, poi un attore a 360º. Detto questo, un'altra cosa che manca oggi al nostro cinema, oltre gli sceneggiatori, sono proprio i caratteristi...
forse mi sono spiegato male, ricordo perfettamente che i cellulari già esistevano, mio padre comprò il primo telefonino proprio a ridosso dell'uscita del film o giù di lì, intendevo dire che anticipò il modo morboso con cui questo strumento sarebbe stato usato. Una coppia come quella, ricca anzi arricchita, che non comunica che non va oltre a "O famo strano", dicono dieci battute in tutto il film, ci fa capire quanto fosse piatta e vuota un certo tipo di generazione, e se quello era solo un allarme, un prodromo, a dieci anni di distanza il problema si sarebbe manifestato con ancor più vigore. La capacità di Verdone di capire forse un attimino degli altri l'andamento e la meta della nostra società, si evidenzia pure in "Perdiamoci di Vista", dove un presentatore cinico e calcolatore, specula sul dolore della gente ed è ossessionato solo dei dati ascolto oltre che dell'apparire con il rolex al polso.
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Re: Giallo Rosso e Verdone
Non mi sono spiegato, il cellulare veniva ostentato come simbolo di ricchezza. Io ci vedo questo, più che un anticipare "il boom dei cellulari", e, sinceramente Alessandro, non mi sembrano delle straordinarie intuizioni, anche perché anche l'altro fenomeno a cui fai riferimento, era già ampiamente in atto in altri paesi e lo stavamo importando in Italia proprio in quegli anni ("la tv del dolore fa bene all'amore", chi ricorda La tv delle ragazze e Avanzi, saprà di cosa sto parlando). In ogni caso, dal mio modestissimo punto di vista, se anche hai la capacità di cogliere degli aspetti accessori della società che ti circonda, devi, se sei un cineasta, saperla coniugare a delle buone storie. "Viaggi di nozze" è un film pieno di stereotipi (stra)abusati che utilizza una formula che per quanto potesse essere risultata innovativa e divertente in "Un sacco bello" e "Bianco, Rosso e Verdone", riproposta a quindici anni di distanza perde molta della sua efficacia e appare come il tentativo strenuo di cavare il sangue dalle rape.
Che Verdone abbia scritto, diretto e recitato in film riusciti (non solo divertenti) è un dato di fatto, ma che, specie nel corso degli ultimi 15/17 anni si sia spesso ripetuto mi sembra altrettanto oggettivo.
Che Verdone abbia scritto, diretto e recitato in film riusciti (non solo divertenti) è un dato di fatto, ma che, specie nel corso degli ultimi 15/17 anni si sia spesso ripetuto mi sembra altrettanto oggettivo.
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Re: Giallo Rosso e Verdone
e io sono pienamente d'accordo con te, "Viaggi di Nozze" è uno di quelli che mi piace di meno, credo che come per i calciatori anche per gli attori o i registi ci siano varie fasi, quello che stiamo vedendo adesso è un altro Verdone, profondamente diverso da quello dei primi tempi, anche per il contesto che lo circondava e le "spalle" che poteva utilizzare
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Re: Giallo Rosso e Verdone
@post: tu te lo meriti Nanni Moretti(cit)
diciamo che la battuta su Alberto Sordi ha contribuito a farmelo stare sul cavolo ancora di più...
se trovo su sky un suo film spesso mi fermo a guardarlo perchè trovo spesso motivi di riflessione ma la sua antipatia supera, per me, la sua bravura come autore
diciamo che la battuta su Alberto Sordi ha contribuito a farmelo stare sul cavolo ancora di più...
se trovo su sky un suo film spesso mi fermo a guardarlo perchè trovo spesso motivi di riflessione ma la sua antipatia supera, per me, la sua bravura come autore
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9 giugno 2012... io c'ero
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