[In diretta con Retesport] Retesportello
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
Sul primo punto vorrei dire la mia, senza alcun intento polemico nei confronti di Blefaro e senza nessuna volontà di difendere Lo Monaco (che comunque stimo molto) o la sua radio (che come tutte le altre non ascolto):
1- Qualunque professionista che abbia la responsabilità di un palinsesto (e lo dico con una certa cognizione di causa), può rivedere lo scheduling a seconda delle scelte che ritiene più opportune (che generalmente nascono da una idea editoriale complessiva, ma anche dall'analisi di dati, survey, focus group, etc) , senza che qualcuno possa accusarlo di essere "verticistico" e/o "personalistico".
2- Il fatto che l'identità di conduttori e opinionisti sia stata "separata" (ammesso che sia vero, io non lo so) non può che essere un fattore positivo e un indicatore di trasparenza.
3- L'indice di inciviltà sempre più crescente in questa città, non può che portare ad una riduzione degli spazi radiofonici concessi agli ascoltatori per come la vedo io. Che una radio possa operare la scelta di ridurre quella funzione di "sfogatoio" che è sempre più preponderante tra media locali e social network, puntando maggiormente sulla produzione di contenuti è, imho, un passo avanti. Senza contare che in molti in questa città hanno deciso di reinventarsi opinionisti, chiamando tutte le radio a tutte le ore per chiare ragioni di protagonismo.
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3- L'indice di inciviltà sempre più crescente in questa città, non può che portare ad una riduzione degli spazi radiofonici concessi agli ascoltatori per come la vedo io. Che una radio possa operare la scelta di ridurre quella funzione di "sfogatoio" che è sempre più preponderante tra media locali e social network, puntando maggiormente sulla produzione di contenuti è, imho, un passo avanti. Senza contare che in molti in questa città hanno deciso di reinventarsi opinionisti, chiamando tutte le radio a tutte le ore per chiare ragioni di protagonismo.
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
il_noumeno ha scritto:Sul primo punto vorrei dire la mia, senza alcun intento polemico nei confronti di Blefaro e senza nessuna volontà di difendere Lo Monaco (che comunque stimo molto) o la sua radio (che come tutte le altre non ascolto):
1- Qualunque professionista che abbia la responsabilità di un palinsesto (e lo dico con una certa cognizione di causa), può rivedere lo scheduling a seconda delle scelte che ritiene più opportune (che generalmente nascono da una idea editoriale complessiva, ma anche dall'analisi di dati, survey, focus group, etc) , senza che qualcuno possa accusarlo di essere "verticistico" e/o "personalistico".
2- Il fatto che l'identità di conduttori e opinionisti sia stata "separata" (ammesso che sia vero, io non lo so) non può che essere un fattore positivo e un indicatore di trasparenza.
3- L'indice di inciviltà sempre più crescente in questa città, non può che portare ad una riduzione degli spazi radiofonici concessi agli ascoltatori per come la vedo io. Che una radio possa operare la scelta di ridurre quella funzione di "sfogatoio" che è sempre più preponderante tra media locali e social network, puntando maggiormente sulla produzione di contenuti è, imho, un passo avanti. Senza contare che in molti in questa città hanno deciso di reinventarsi opinionisti, chiamando tutte le radio a tutte le ore per chiare ragioni di protagonismo.
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
Aggiungo una considerazione sul punto 2 (mi sembra)...
Ezio Mauro è direttore ed insieme editorialista di La Repubblica, ed in suo editoriale potrebbe tranquillamente esprimere un parere diverso da quello espresso in un editoriale firmato da Massimo Giannini (non cito Bonini, perché è un ottimo giornalista di inchiesta - uno dei pochi che ci rimane, nonostante continui a leggere il suo nome accostato a quello di Catapano - ma non è un editorialista). La dialettica, anche all'interno dello stesso contenitore (che sia un giornale o una radio) è importante: sinceramente non credo che Lo Monaco imponga le sue opinioni ai suoi collaboratori e, per di più, leggendo anche solo qualche "Massimo Ascolto" mi sembra che su RS trovino spazio diversi zemaniani incalliti...
P.s: credo che l'allontanamento di qualche speaker sia maggiormente riconducibile al rapporto degli stessi con l'editore, che col direttore della radio, ma questa è solo una personalissima opinione...
Ezio Mauro è direttore ed insieme editorialista di La Repubblica, ed in suo editoriale potrebbe tranquillamente esprimere un parere diverso da quello espresso in un editoriale firmato da Massimo Giannini (non cito Bonini, perché è un ottimo giornalista di inchiesta - uno dei pochi che ci rimane, nonostante continui a leggere il suo nome accostato a quello di Catapano - ma non è un editorialista). La dialettica, anche all'interno dello stesso contenitore (che sia un giornale o una radio) è importante: sinceramente non credo che Lo Monaco imponga le sue opinioni ai suoi collaboratori e, per di più, leggendo anche solo qualche "Massimo Ascolto" mi sembra che su RS trovino spazio diversi zemaniani incalliti...
P.s: credo che l'allontanamento di qualche speaker sia maggiormente riconducibile al rapporto degli stessi con l'editore, che col direttore della radio, ma questa è solo una personalissima opinione...
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
il_noumeno ha scritto:Sul primo punto vorrei dire la mia, senza alcun intento polemico nei confronti di Blefaro e senza nessuna volontà di difendere Lo Monaco (che comunque stimo molto) o la sua radio (che come tutte le altre non ascolto):
1- Qualunque professionista che abbia la responsabilità di un palinsesto (e lo dico con una certa cognizione di causa), può rivedere lo scheduling a seconda delle scelte che ritiene più opportune (che generalmente nascono da una idea editoriale complessiva, ma anche dall'analisi di dati, survey, focus group, etc) , senza che qualcuno possa accusarlo di essere "verticistico" e/o "personalistico".
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
Mi è capitato di sentire Lo Monaco vs Petruzzi (zemaniano irriducibile) e francamente ne usciva fuori un muro contro muro inascoltabile (più che altro per colpa di Petruzzi).il_noumeno ha scritto: La dialettica, anche all'interno dello stesso contenitore (che sia un giornale o una radio) è importante: sinceramente non credo che Lo Monaco imponga le sue opinioni ai suoi collaboratori e, per di più, leggendo anche solo qualche "Massimo Ascolto" mi sembra che su RS trovino spazio diversi zemaniani incalliti...
Se la dialettica interna è importante è anche vero che certe scelte (per motivi diversi) sono al limite: Catalani, Padovan, Fotia (se c'è ancora) e vogliamo parlare dell'intoccabilità di Trani che sembra avere un contratto a vita con RS?
La pluralità delle opinioni è una risorsa se le stesse hanno un minimo di credibilità per gli ascoltatori. Opinione personale.
Ich begriff, daß Menschen zwar zueinander sprechen, aber sich nicht verstehen; daß ihre Worte Stöße sind, die an den Worten der anderen abprallen; daß es keine größere Illusion gibt als die Meinung, Sprache sei ein Mittel der Kommunikation zwischen Menschen.
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
oswald ha scritto: Mi è capitato di sentire Lo Monaco vs Petruzzi (zemaniano irriducibile) e francamente ne usciva fuori un muro contro muro inascoltabile (più che altro per colpa di Petruzzi).
Se la dialettica interna è importante è anche vero che certe scelte (per motivi diversi) sono al limite: Catalani, Padovan, Fotia (se c'è ancora) e vogliamo parlare dell'intoccabilità di Trani che sembra avere un contratto a vita con RS?
La pluralità delle opinioni è una risorsa se le stesse hanno un minimo di credibilità per gli ascoltatori. Opinione personale.
Quindi non è vero che a RS parlano solo gli antizemaniani militanti?
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
Semmai è vero il contrario... tra Petruzzi, Palombella e Magni... Palombella c'ha pure scritto un libro su Zeman:il_noumeno ha scritto:Quindi non è vero che a RS parlano solo gli antizemaniani militanti?
"Filosofia di gioco e [underline]di vita[/underline] di un genio del calcio"

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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
Me pareva d'aver capito che la direzione Lo Monaco era una specie riedizione della Rai del duo Del Noce-Cattaneo...oswald ha scritto: Semmai è vero il contrario... tra Petruzzi, Palombella e Magni... Palombella c'ha pure scritto un libro su Zeman:
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
La presenza deleteria di una dialettica così aspra tra schieramenti contrapposti andrebbe superata
so' becero, ma con classe
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
blefaro ha scritto:La presenza deleteria di una dialettica così aspra tra schieramenti contrapposti andrebbe superata
e sono d'accordo (se poi è così deleteria non lo so perché non ascolto la radio), ma mi sembrava che tutto il tuo intervento fosse atto a voler dimostrare che Rete Sport (sotto la guida Lo Monaco) è diventata una radio con una linea editoriale imposta dal suo direttore nella quale le "voci dissonanti" non trovano spazio. Quindi il problema è la dialettica aspra, o l'assenza di dialettica?
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
la dialettica aspra è frutto di un innegabile fallimento sul piano sportivo, di cui però nessuno riconosce la paternità, che rinfaccia all'altro. Nella Roma esistono troppe fazioni in lotta tra di loro: tra i tifosi, tra i comunicatori-informatori, dentro la società. Una situazione del genere non si supera zittendo una delle parti, ma col dialogo e ammettendo le reciproche responsabilità. Solo tornando uniti si può fare il bene della Roma.
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
si, ma pure lo monaco ci mette del suo.oswald ha scritto: Mi è capitato di sentire Lo Monaco vs Petruzzi (zemaniano irriducibile) e francamente ne usciva fuori un muro contro muro inascoltabile (più che altro per colpa di Petruzzi).
Se la dialettica interna è importante è anche vero che certe scelte (per motivi diversi) sono al limite: Catalani, Padovan, Fotia (se c'è ancora) e vogliamo parlare dell'intoccabilità di Trani che sembra avere un contratto a vita con RS?
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giovedì si è affannato a dire che il milan ha vinto per caso, mentre dopo catania-roma ha avuto da ridire sulla prestazione difensiva (a samp-roma è tornato tutto bellissimo)
"Ho incontrato alcuni tifosi che si lamentavano della non comprensione della società, loro devono andare allo stadio per tifare e non per esprimere il loro pensiero nel prime-time, altrimenti il biglietto costerebbe molto di più" MB
"la svolta epocale" DLM
"questo è un esempio straordinario di come si fa giornalismo" AA
Non potremmo essere più felici di costruire un progetto a lungo termine con Daniele
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
il_noumeno ha scritto:Sul primo punto vorrei dire la mia, senza alcun intento polemico nei confronti di Blefaro e senza nessuna volontà di difendere Lo Monaco (che comunque stimo molto) o la sua radio (che come tutte le altre non ascolto):
1- Qualunque professionista che abbia la responsabilità di un palinsesto (e lo dico con una certa cognizione di causa), può rivedere lo scheduling a seconda delle scelte che ritiene più opportune (che generalmente nascono da una idea editoriale complessiva, ma anche dall'analisi di dati, survey, focus group, etc) , senza che qualcuno possa accusarlo di essere "verticistico" e/o "personalistico".
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
Ma non si fa più?
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Re: [In diretta con Retesport] Retesportello
esiste ancora retesportello..?
se esiste ancora.. posso chiedere se è vero che Catalani ha detto che la Roma non paga gli stipendi da 4 mesi..?
come redazione, se vero che è stato detto ciò, avete fatto degli approfondimenti per capire se un'affermazione così grave detta nella vostra radio risponde a verità..?
se esiste ancora.. posso chiedere se è vero che Catalani ha detto che la Roma non paga gli stipendi da 4 mesi..?
come redazione, se vero che è stato detto ciò, avete fatto degli approfondimenti per capire se un'affermazione così grave detta nella vostra radio risponde a verità..?
Non so se hai presente una puttana ottimista e di sinistra.
In Monti we Trust
Paz: uno dei miei idoli
Niente offre certezze incrollabili e coerenze granitiche come l’ignoranza.
(Vittorio Zucconi)
Baldissoni romano e romanista
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