Serie TV

[qixand]

Abbiamo visto tanti film sugli antichi romani, o gli spartani, in cui si parlava inglese, ovviamente era impensabile farli in latino o greco antico, a meno di voler fare polpettoni tipo il cristo di Mel Gibson (era quello ve?).
Poi sono d'accordo che stona perchè senti i giapponesi parlare giapponese e quindi c'è un baco.

Poi magari è un problema più per chi segue sempre in lingua originale come molti di noi, in Italia in tanti non se ne sono manco accorti, abituati sempre a vedere le serie e il film doppiati.

[qixand]

Segnalo su Netflix, "Se un albero cade in una foresta". Credo "Frog" titolo originale.
Miniserie Coreana di 8 episodi che all'inizio ti fa venire voglia di mollare, causa 2/3 storie che scorrono insieme, cronologicamente non ordinate, e anche con qualche salto avanti e indietro vagamente tarantiniano (c'è un uso ripetuto di scene di climax fatte vedere al volo e poi riprese con maggiori dettagli dopo).
Poi ad un certo punto le storie collidono e diventa tutto più chiaro (molto alla Stephen King).
Bella suspance e ottime recitazioni, soprattutto la protagonista, una bambolina già vista in Sweet Home e altre serie, che nella parte della pazza è veramente credibile.

[panaro]

Consiglio "Colin from Accounts".

Piacevole in entrambe le serie, più divertente la prima, meglio strutturata nelle sfumature la seconda.

[Jack l'Irlandese]

Segnalo The Franchise su HBO - workplace mockumentary sulla produzione di un universo cinematografico tipo Marvel.
Mi verrebbe da dire 'la versione americana di Boris' ma in realta` e` prodotto da Armando Iannucci (I'm Alan Partridge, The Thick of It, Veep) che Boris lo faceva una decina d'anni prima che uscisse Boris.