La rabbia generata dalle radio

[stefano73]

sapete cosa non ho mai capito?? il corporativismo sfrenato dei giornalisti l'uno con l'altro. ma poi ,appena possono diffamarne uno, lo sfondano! una contraddizione incredibile

[manuel csnt]

sapete cosa non ho mai capito?? il corporativismo sfrenato dei giornalisti l'uno con l'altro. ma poi ,appena possono diffamarne uno, lo sfondano! una contraddizione incredibile

il 90 per cento dei giornalisti che parlano di calcio...di calcio non ci capiscono nulla...
distruggono chi non ritengono più in grado di distruggere loro

[Er Fomento]

E' da qualche tempo, un mesetto circa, che qualsiasi frequenza metto ormai ascoltare le radio è diventata una sofferenza e non un piacere, un'incallatura e non una gioia, un termometro dell'isteria e non dell'umore di una città. e soprattutto è così vuoto, frivolo, deprimente... Non so se sono l'unico, insomma prima per me era fico, è una città che ci vive con le radio, ma ora proprio 0...
ora qualcuno griderà taaavevo detto io che so tutteee e raadioo ma sinceramente non se ne può più di sentire 24 h/ 7 gg attacchi, cose tristi e non mi venite a parlare di criticità, obiettività... al massimo posso capire che con un 8° posto si possa star male, ma sentire non una volta ma continuativamente che gente come giornalisti od opinionisti, in questo caso, che dice ai dirigenti, direttore sportivo, direttore generale come fare il proprio lavoro è deprimente... salvo poi, ovviamente, il caso di rivendicare che sanno come fare il proprio lavoro lo stessi quando un ascoltatore li critica

[Ghost12]

Semplice.


SPEGNI LE RADIO E METTI BELLA MUSICA

[baleymar]

E' da qualche tempo, un mesetto circa, che qualsiasi frequenza metto ormai ascoltare le radio è diventata una sofferenza e non un piacere, un'incallatura e non una gioia, un termometro dell'isteria e non dell'umore di una città. e soprattutto è così vuoto, frivolo, deprimente... Non so se sono l'unico, insomma prima per me era fico, è una città che ci vive con le radio, ma ora proprio 0...
ora qualcuno griderà taaavevo detto io che so tutteee e raadioo ma sinceramente non se ne può più di sentire 24 h/ 7 gg attacchi, cose tristi e non mi venite a parlare di criticità, obiettività... al massimo posso capire che con un 8° posto si possa star male, ma sentire non una volta ma continuativamente che gente come giornalisti od opinionisti, in questo caso, che dice ai dirigenti, direttore sportivo, direttore generale come fare il proprio lavoro è deprimente... salvo poi, ovviamente, il caso di rivendicare che sanno come fare il proprio lavoro lo stessi quando un ascoltatore li critica

[Er Fomento]

Semplice.


SPEGNI LE RADIO E METTI BELLA MUSICA

però anche quella ormai è dificile da trovare

[walteradrian]

però anche quella ormai è dificile da trovare

quella alla radio è praticamente impossibile e a me non mi funziona il cd. il segreto è sentire la radio non ascoltarla.
a me fa un sacco di compagnia ma il problema della credibilita' di quello che sento non me lo pongo nemmeno.

[MrValle]

Virgin Radio is the way

[lele]

rtl, virgin, kiss kiss...

CAMBIA STAZIONE, FOMENTO CAMBIA STAZIONE, CAMBIA STAZIOOOONEEEEEEEEEEEEE

[Francescoasr81]

però anche quella ormai è dificile da trovare

metti qualche cd

[AmoLaMaglia]

podcast: il ruggito del coniglio

[totti1montella4]

podcast: il ruggito del coniglio

umorismo intelligente e mai volgare...

[walteradrian]

però anche quella ormai è dificile da trovare

102.3

[paz]

umorismo intelligente e mai volgare...

610
caterpillar

radio 3 il primo pomeriggio se interessano libri


così lasciamo questi «miserabili faciolari» (cit. da stefano petrucci) con i loro simili.

[ValeriONE]

Ho un sogno, e lo voglio condividere con voi da ex ascoltatore di radio deluso, amareggiato e pentito. Sogno che l’abisso della radiofonia romana sparisca, che di Roma se ne parli solo tra noi tifosi, al bar, su internet, negli spazi di tempo libero che la vita quotidiana ci concede. Tutto questo perché? Semplicemente perché la situazione ormai è degenerata. Il mondo della radiofonia romana è andato incontro a una crescita esponenziale, ho perso il conto delle radio che ci sono ora in giro per Roma, per parlare della Roma, la NOSTRA Roma e con esse si è moltiplicato il numero dei cosiddetti speaker, ai quali viene data un’importanza spropositata e ingiustificata, degli opinionisti, una categoria che non comprendo e mai comprenderò ma ammetto che questo possa essere semplicemente un mio limite. Cosa è diventato l’etere romano? Un enorme guazzabuglio di sensazioni, di opinioni, di soffiate, sms forieri di enormi scoop, di dritte che poi puntualmente si rivelano delle storte, di fonti giornalistiche che hanno del ridicolo, di prese per il culo, di veleni sputati solo per danneggiare. Queste persone sono lì in qualità di cosa? Giornalisti? Intrattenitori? All’inizio dell’avventura americana lo scenario era leggermente diverso, c’erano due radio in particolare che gettavano fango sulla nuova proprietà a priori, per la presenza di Baldini, per questioni di vedovanza e via discorrendo; a tutto ciò poi si va ad aggiungere che la nostra Roma non decolla, ci regala solo delusioni, il malcontento giustamente cresce, la dirigenza commette gravi errori, io stesso provo enorme delusione per il loro operato eppure, non ce la faccio, non ce la faccio a dover sentire ogni santo giorno su praticamente tutte le stazioni insulti, prese per i fondelli, scenate d’isteria pure, non ce la faccio e penso che tutto serve alla Roma tranne che fomentare lo scontento… “Eh ma noi siamo tifosi e se la Roma va male ci arrabbiamo e siamo delusi” mi direbbero in risposta questi signori, ma io credo che forse sia giunto il momento che si decida: è tifo o è un lavoro? No perché quella grande invenzione chiamata web, ci ha regalato anche la possibilità di creare delle piccole radio interattive, dove chiunque può mettersi lì, con un microfono, a parlare della sua squadra del cuore e parlare puramente da tifoso, come se fosse nel bar sotto casa, come tutti i comuni mortali. Allora mi pongo un dubbio, una domanda… bisogna arrivare a fine mese, soprattutto in un periodo duro come questo, ecco forse perché è necessario andare incontro alle esigenze del pubblico: lo scontento è alto, dobbiamo andargli dietro, altrimenti come giustifichiamo il calo degli ascolti agli sponsor che ci finanziano?? Aaahh ecco… e dunque “spazio alla pubblicità” come direbbe qualcuno per criticare questo sistema ($alvo poi aver deci$o di tornare a farne parte), in fondo forse la Roma viene dopo…